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Cartella Bruco Americano

ATTENZIONE: il Bruco Americano NON è pericoloso né per l'uomo né per gli animali
Pur avendo un aspetto somigliante alla Processionaria del pino, il Bruco Americano è innocuo per l'uomo e per gli animali; è un infestante delle foglie di molte specie di latifoglie, ma non è un infestante dei pini; è presente soprattutto in agosto e settembre mentre il bruco della processionaria è presente in primavera; va combattuto solo per limitare l'infestazione delle piante. 

Il Bruco Americano (Hyphantria cunea) è un lepidottero originario del Nord America. Si tratta di una specie altamente polifaga che attacca numerose piante di interesse sia agrario che ornamentale quali ad es. acero negundo, gelso, noce, pioppo, salice, tiglio, platano, ciliegio. Sono escluse invece le conifere e resinose in genere. 

  • Adulto: farfalla lunga 11-15 mm (apertura alare: 25-30 mm) con ali o completamente bianche o bianche con serie di trasversali di piccole macchie nere.
  • Uova: deposte dalla farfalla in placche di 500-600 elementi, generalmente sulla parte inferiore delle foglie. Sono sferiche di 0,5 mm di diametro, inizialmente di colore verde chiaro, poi grigiastre in prossimità della schiusa;
  • Larva: le larve neonate sono lunghe 2 mm ed hanno un colore verdastro. Il bruco adulto raggiunge i 30-35 mm, ha capo nero e il corpo, con due strisce di punti scuri e gialli e con una fascia scura lungo il dorso, è interamente ricoperto di lunghe setole biancastre.
  • Crisalide: di colore bruno lucente, lunga 10-14 mm. Si trova in luoghi riparati come come screpolature delle cortecce , fessure dei muri, etc.

Le larve del Bruco Americano, al contrario delle larve della Processionaria del pino, NON SONO URTICANTI NE' PER L'UOMO NE' PER GLI ANIMALI DOMESTICI. 

I danni causati sono esclusivamente a discapito dell'apparato fogliare della pianta che nei casi di forte infestazione può essere anche defogliata interamente. Le larve, infatti, inizialmente rimangono unite e tessono un nido di fili sericei al cui interno erodono completamente le foglie lasciando intatte solo le nervature principali. Successivamente abbandonano il nido e si disperdono sulla pianta scheletrizzando le foglie. I danni si verificano in due periodi: da fine Maggio a metà Luglio (larve di 1° generazione) e da metà Agosto a metà Settembre (larve di 2° generazione). Dai primi di settembre le larve della seconda generazione possono invadere le abitazioni ed altri fabbricati alla ricerca di ripari dove incrisalidarsi e passare l'inverno.

LA LOTTA

Per combattere efficacemente il Bruco Americano è necessario impostare una strategia di lotta integrata. In particolare:

  • sorvegliare nei mesi di giugno ed agosto, sulle specie più suscettibili (acero negundo e gelso) l’inizio delle fasi larvali delle due generazioni; 
  • individuare i primi sintomi dell’infestazione, cioè la presenza di nidi sericei biancastri nella chioma, così da poter intervenire preventivamente mediante la loro asportazione e distruzione prima che le larve invadano altre piante; 
  • in caso di elevata infestazione è necessario intervenire con trattamenti insetticidi mirati mediante ditta specializzata (prodotti a base di Bacillus thuringiensis: due trattamenti nelle ore più fresche della giornata distanziati di 5-7 gg); 
  • al fine di abbassare il livello d’infestazione del fitofago si possono applicare, alla base del tronco o dei rami più grossi, strisce ondulate di cartone o paglia nei quali le larve troveranno rifugio per incrisalidarsi; occorrerà poi eliminare la struttura artificiale e distruggere le crisalidi prima dello sfarfallamento degli adulti.